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Avatar di Bagaglio Leggero

Arrivo in ritardissimo, ma

1. Si fa enorme confuzione tra ND, expat e turisti, distinzione non solo teorica, ma soprattutto pratica visto che si parla di numeri completamente diversi. Quanti sono i nomadi digitali? È una premessa essenziale per poter parlare di cambiamenti economici rilevanti.

2. Come diceva Davide su @incudine ricordiamoci che chi alza i prezzi non sono gli utilizzatori, ma i proprietari di casa e anche questo non è un dettaglio trascurabile, soprattutto considerando il fatto che come dice bene @Ilaria in un commento, trovare casa a prezzi accettabili per un ND è una sfida.

3. La meta è cruciale nel discorso. Nel nostro caso vivere per un periodo di tempo in un luogo poco turistico come può essere un borgo di montagna in via di spopolamento signfica contribuire a livello economico (spendendo in nostri soldi nel territorio) sociale (partecipando alla vita di paese e aiutando le realtà nella digitalizzazione) e turistico (scrivendo relazioni e raccontando il territorio).

Questo per dire che anche parlare di "nomadi digitali" in generale mi fa sempre molto sorridere perché non siamo una categoria, siamo persone e questo mi piace ricordarlo.

Grazie per la riflessione!

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Avatar di Alessandra Nitti

Non ho ancora letto l’articolo menzionato, ma di sicuro - come dici anche tu - non si può fare di tutta l’erba un fascio.

C’è chi lavora da remoto per stare più tempo con la famiglia o magari per tornare “al paese” invece di affogare in una grande città, c’è chi viaggia qui e lì e qui si ferma per molto tempo in un paese straniero. In quel caso non è più nomade però.

Forse puntare il dito contro i nomadi digitali riguardo l’aumento dell’affitto non è tanto corretto e ne parlavo di recente con un altro nomade.

La cosa più immediata per trovare un alloggio è controllare Airbnb (a meno che non si conosca già qualcuno lì). Questa piattaforma, però, è calibrata sui prezzi per turisti. Tanto che quando ero in Marocco io pagavo 300€ al mese con una casa trovata tramite passaparola e un mio amico quasi 700€ (in Marocco, eh!) per un buco trovato su Airbnb.

Inoltre i nomadi digitali di solito usano un visto turistico, per cui dopo 30 o 90 giorni devono lasciare il paese, cosa che comporta il non poter avere un contratto annuale con prezzi “locali”.

Tutto questo pippone per dire che 1. I nomadi si trovano in una situazione problematica perché è difficile trovare un alloggio a medio termine a prezzi non turistici, 2. Per la questione dei prezzi altissimi bisogna più guardare ai turisti (ti scrivo da Venezia, quindi ne so qualcosa purtroppo) o a chi si stabilisce a lungo termine ma ha grandi possibilità economiche rispetto alle popolazioni locali.

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